Indice di povertà regionale famiglie per regione

Il dato visibile in questo sito è stato rielaborato a cura della redazione di DatiOpen.it. La stima dell'incidenza della povertà relativa (la percentuale di famiglie e persone povere) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (nota come International Standard of Poverty Line) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona nel Paese, che nel 2012 è risultata di 990,88 euro. Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come povere. Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando un'opportuna scala di equivalenza. Il dato sulle famiglie povere dell'Abruzzo per il 2009 non è riportato perché non statisticamente significativo. Tuttavia i valori del 2009 relativi al totale Italia, al Mezzogiorno, alle Regioni non Ob. 1 (Ciclo di programmazione F.S. 2000-2006), alle Regioni Ob. CRO e alle Regioni Ob. CRO che escludono la Sardegna (Ciclo di programmazione 2007-13) comprendono il numero delle famiglie povere residenti in Abruzzo. Le stime per gli anni 2002-2003 risultano leggermente difformi rispetto a quelle pubblicate nelle Statistiche in breve "La povertà relativa in Italia - 2003" del 13 ottobre 2004 e "La povertà relativa in Italia - 2002" del 22 luglio 2003. Ciò è dovuto all'aggiornamento della popolazione di riferimento, effettuato in base alle stime di popolazione provenienti dal censimento 2001 e alla conseguente ricostruzione. Dal 1997 al 2001 i dati sono disponibili solo per aggregazioni territoriali.